venerdì 26 luglio 2013

chiusura opg e sinonimi di vergogna

Sono venuto a sapere tramite telegiornale che la chiusura degli OPG è stata spostata ad aprile 2014.
Una proroga, poiché dovevano chiudere a marzo 2013: questo sapevo.
E invece si rinvia, si rimanda, si procrastina; e potrei continuare coi molti sinonimi, il cui unico scopo, è giustificare l'incapacità e l'incompetenza - e via coi sinonimi a go go - di chi doveva provvedere.

Le più di mille persone che vi sono rinchiuse, in condizioni sottoumane, aspetteranno ancora, come del resto sono abituati a fare: una delle caratteristiche degli OPG, è che si sa quando si entra, ma mai quando si esce. Tutto così diventa un eterno qui e ora infernale, una condanna alla vaghezza, all'incertezza, al valere per sempre meno di niente.
Invito a fare una visita al sito http://www.stopopg.it/

C'era stata una commissione che ne aveva decretata la chiusura; perfino Napolitano li aveva definiti “autentico orrore indegno di un paese appena civile”.
Eppure si rinvia, si lasciano mille persone marcire in quell'inferno, facendo la gara su quale verbo usare, e quale scusa portare, per non mettere la parola fine ad un'esperienza vergognosa, che contiene una tale stratificazione di ulteriori vergogne, da essere indefinibile e inconclusiva: un'infinita offesa senza possibilità di redenzione, in quanto messa in atto con coscienza.

Ci sono molte responsabilità, e altrettante colpe. Banalmente mille persone non contano niente in termini di rappresentatività politica, e chi si batte perché lo scempio finisca, rischia di venir tacciato di scarso realismo, quando va bene: non ci sono soldi, siamo al collasso.
Eppure chiunque sa che così non è, e che mentire sapendo di farlo, crea di fatto schermi di irrealtà che, continuando a nominarli, si trasformano in quasi verità, o abitudini, o silenzi forzati.

Non aggiungo altro, se non che provo compassione e vergogna; sentimenti che siamo ormai abituati ad abitare, in questo paese-con-la-p-minuscola: a tal punto, che ormai me ne dimentico e rinvio o procrastino o rimando.
 

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